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Il Binocolo

La scelta del binocolo

Qualsiasi binocolo abbiate a disposizione, non importa quanto piccolo o economico, sarà sufficiente per dare inizio ad un buon programma osservativo, poiché comunque lo strumento vi darà una visione del cielo più profonda dell’occhio nudo.

Alcuni binocoli però sono più adatti di altri.

La varietà di marche e modelli presenti sul mercato può generare confusione. I classici binocoli prismatici odierni sono sostanzialmente uguali a quelli posti in commercio per oltre 100 anni, i produttori cioè, da lungo tempo hanno scoperto ed adottato tutti i possibili miglioramenti più semplici, si tratta quindi di strumenti tecnologicamente “maturi”.

Se un modello offre particolari vantaggi, è probabile che il retro della medaglia sia rappresentato da un costo elevato o da carenze in altre caratteristiche. Scegliere lo strumento che fa per voi significa decidere quale compromesso accettare.

Scopo di queste pagine è guidarvi in questa scelta.

La potenza. Ogni binocolo è caratterizzato da due numeri come 6×30 o 8×50. Il primo numero indica il potere d’ingrandimento, il secondo il diametro dell’obbiettivo (le lenti frontali) espresso in millimetri.

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I principianti generalmente ritengono che ad una maggior potenza di ingrandimento corrispondano prestazioni migliori. Di solito, in effetti, quelli di maggior potenza sono preferibili: migliora la capacità di penetrare l’inquinamento luminoso/atmosferico (maggiore è l’ingrandimento, più l’immagine diventa scura) ed è particolarmente preferibile per le stelle doppie, gli ammassi stellari e per gli oggetti come le lune di Giove. Una potenza elevata però, riduce il campo inquadrato (rendendo più difficile l’identificazione della zona che state osservando) e, molto più importante,  aumenta le vibrazioni delle stelle se lo strumento viene sorretto con le sole mani.

Per questa ragione, 10 è la potenza (ingrandimenti) generalmente consigliata per uno strumento da reggere con le mani.

L’apertura. Maggiori sono le dimensioni dell’obbiettivo, maggiore è la luminosità delle stelle, e qui gli astronomi non dovrebbero accettare compromessi. La maggior parte degli oggetti astronomici sono difficili da vedere non perché sono piccoli e necessitano di maggiori ingrandimenti ma perché sono deboli e necessitano di aperture maggiori. Un 8×50 raccoglie il doppio della luce di un tuttofare 8×35 e quindi tutto appare di 0,7 magnitudini più luminoso. Lo svantaggio è che un 8×50 (a parte il maggior costo) è più grande e pesante, il che lo rende meno indicato per un uso giornaliero continuo. Per le escursioni o il birdwatching (osservazione di uccelli), l’8×35 sarebbe la scelta migliore e persino un 7×30 o un 6×24, che sacrificano potenza ed apertura a vantaggio della leggerezza e del minor costo.
La messa a fuoco. La maggior parte dei binocoli ha un meccanismo “centrale”, ossia girando una rotellina al centro dello strumento si mettono a fuoco entrambi gli occhi contemporaneamente. Inoltre, è possibile mettere a fuoco l’oculare destro singolarmente per correggere eventuali differenze tra i due occhi, operazione da compiere, teoricamente, una sola volta al primo utilizzo (se chi lo usa è sempre la stessa medesima persona). I binocoli con messa a fuoco centrale sono utili per il birdwatching ed altre osservazioni in cui il soggetto si avvicina ed allontana spesso.Questa caratteristica non è invece importante per l’uso astronomico. Per la messa a fuoco, il cielo si trova tutto alla stessa distanza “infinita”, si può quindi risparmiare sia denaro che complicazioni meccaniche (con i problemi che comportano), scegliendo binocoli con messa a fuoco singola, è così possibile mettere separatamente a fuoco ogni oculare, correggendo in questo modo anche le piccole differenze tra occhio e occhio.NB: si ricorda che in Astronomia la messa a fuoco è essenziale, per poter scorgere i particolari più fini.

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esempio di oculari con messa a fuoco singola

Qualità e Prezzo. Supponete di aver optato per un 8×50, una buona scelta per l’astronomia a tutto campo. Potreste trovare tre strumenti simili offerti a 100,00 , 400,00 e 1000,00 €. Questi prezzi riflettono realmente il valore degli strumenti?Ci sarebbe di che discutere ma è certamente vero che con uno strumento che costa 20 volte più di un altro non vedrete 20 volte meglio. Eliminando gli estremi, possiamo dire che da circa 200,00  a  600,00 €  pagherete per la qualità che avrete.

Alcuni costruttori offrono diverse gamme di binocoli, di bassa, moderata e buona qualità (nel linguaggio commerciale si traduce in “buona”, “ottima” e “la migliore” qualità) per poter offrire una vasta scelta di prezzi e prodotti. Per l’utilizzatore occasionale, lo strumento a minor costo potrebbe sembrare il miglior acquisto ma per le applicazioni estreme dell’astronomia la qualità è veramente importante, un astrofilo dovrebbe quindi rivolgere la sua attenzione ai modelli migliori. Una volta scelto marca e modello, potrete concludere l’affare controllando i prezzi dei vari rivenditori.

Un discreto risparmio viene dall’acquisto di un binocolo usato, nei mercatini o presso il vostro negoziante di fiducia, ma il rischio è che prendiate una fregatura. I test che seguono, per i quali occorre meno tempo a compierli che a leggere come si eseguono, vi daranno la possibilità di poter imparare a valutare il valore di ogni binocolo, nuovo o usato.

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