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Il Binocolo

Cosa Osservare

Come abbiamo già detto in precedenza il binocolo si trova a metà strada dal telescopio ma con però molti vantaggi che lo rendono così utile e trasportabile che talvolta, paradossalmente, lo rendono poco apprezzato da quei neofiti fissati dall’idea del telescopio.

Vediamo quindi alcune delle innumerevoli cose che si possono fare con tali strumenti, accostando all’osservazione la lettura delle mappe stellari, utili per imparare a cercare e trovare molti oggetti presenti in cielo.

Le cose più luminose, ovviamente, sono le più facili con cui iniziare.

Il Sistema Solare

Al binocolo la Luna mostra più dettagli di quanti Galileo Galilei, nel 1600, potè osservare col suo primitivo telescopio.

Già alla “prima occhiata”, a cavallo della Luna Piena, si riconoscono le principali aree scure, i cosiddetti mari, cioè le pianure di origine lavica, e diventano evidenti i crateri con raggiera, difficilmente osservabili in altri periodi.

Osservato sera dopo sera, il nostro satellite svelerà un numero sempre maggiore di particolari, mano a mano che le fasi si seguiranno, e nella fascia del terminatore (cioè la linea che divide il giorno dalla notte lunare – la parte illuminata e non – ) si potranno osservare crateri, catene montuose, valli, crepacci, grazie alle lunghe ombre proiettate.

Il pianeta Mercurio talvolta visibile al tramonto o all’alba, è sicuramente più facile da rintracciare che non ad occhio nudo. Una volta trovato però, apparirà soltanto come una stella. Come per altri oggetti astronomici, il piacere stà tutto nel trovarlo.

Venere invece, astro luminosissimo della sera o del mattino, attraverso buoni binocoli, mostrerà le sue fasi, proprio come quelle lunari.

Anche il pianeta Marte è facilmente osservabile, ma risulterà poco più di una luminosa stella arancione, date le sue ridotte dimensioni.

Giove invece, al binocolo, è uno dei gioielli del cielo. Nelle migliori serate, e con buoni strumenti, si può tentare di scorgere le due bande scure che solcano il pianeta, oltre a riconoscere facilmente i suoi “compagni di viaggio”: i quattro satelliti galileiani (così chiamati per il loro scopritore) che fiancheggiano entrambi i lati del pianeta in posizioni che cambiano sera per sera.

Molto più difficile è invece vedere i meravigliosi anelli di Saturno, e trovare Titano, il suo maggiore satellite: è necessario uno strumento grande e potente, con ingrandimenti non inferiori a 20x.

Visibili semplicemente come deboli stelle Urano e Nettuno che, come per la maggior parte degli asteroidi maggiori, necessitano di una carta riportante la loro posizione. Per essere sicuri che la “stella” che state osservando è l’oggetto desiderato, bisogna disegnare una mappa delle stelle nella posizione inquadrata, e guardare, notte dopo notte, quale si muove. Questo il metodo con cui furono scoperti i primi asteroidi.

Oggetti Del Cielo Profondo

Una soddisfazione diversa viene dall’osservazione delle tenue nebulosità degli ammassi stellari e delle galassie e nebulose distanti milioni di anni luce.

La maggior parte del divertimento viene soltanto nel riuscire a trovarle in cielo. Per riuscirci, è necessario aver preso confidenza con le mappe stellari e questo è molto più semplice con il binocolo che non col telescopio.

Se sapete già riconoscere qualche costellazione ad occhio nudo, scoprirete che il binocolo rivelerà un sacco di stelle anche in tutti quelli spazi che sembravano “vuoti”.

Andate da una stella luminosa all’altra delle costellazioni che più conoscete e imparerete così ad orientarvi in cielo.

Tra alcuni degli oggetti più facili da individuare (ce ne sono moltissimi!) e molto spettacolari (in certi casi migliori che non col telescopio)  già alla portata di buoni binocoli, è d’obbligo citare

NGC 869 NGC 884 , meglio conosciuto come il “Doppio Ammasso Aperto” di Perseo. L’oggetto, individuabile già ad occhio nudo e visibile praticamente per tutto il periodo autunno – invernale, è composto da due ammassi rispettivamente di 300 e 350 stelle l’uno, ad una distanza di circa 7.300 anni luce.

Sempre nelle vicinanze del Doppio Ammasso troviamo addirittura l’oggetto più lontano visibile ad occhio nudo: la Galassia di Andromeda o M31. Osservata con binocoli medio piccoli mostra il suo nucleo centrale più luminoso ma, se osservata sotto cieli particolarmente bui, con strumenti quali, ad esempio, un 20×80, la sua luminosità può riempire tranquillamente il campo inquadrato del vostro binocolo, essendo la Galassia estesa quanto 6 lune piene accostate!!

La Nebulosa M42, spettacolare oggetto dei cieli invernali che costituisce la Spada di Orione, il grande cacciatore, accompagnato in cielo dai suoi fedeli compagni: il Cane Maggiore con la stella Sirio (la stella più luminosa di tutto il cielo) e il Cane Minore con la stella Procione. La visione al binocolo è davvero notevole, soprattutto quando aumenta il diametro dello strumento e progressivamente si riescono ad ammirare le tenue nebulosità delle sue strutture gassose. Al centro della nebulosa noterete 4 luminose stelline: è il trapezio, tanto osservato dal telescopio spaziale Hubble per la sua recentissima età e quindi per lo studio sulla possibile formazione di sistemi planetari.

Altri bellissimi oggetti sono gli ammassi aperti delle Pleiadi, le Iadi, M36, M37, M38…

gli ammassi globulari M3, M13, …

le stelle doppie, come Abireo, con le sue componenti giallo-blu, …

le nebulose planetarie come M1, M27,….

in poche parole: oggetti da osservare ce ne sono per tutti e per tutti i gusti, basta solo alzare il naso all’insù !!

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